Olio CBD per i tuoi Animali Domestici: una guida completa per il loro benessere.
Molte persone sono sorprese di sapere che, oltre agli esseri umani, anche gli animali possiedono un sistema endocannabinoide. Se avete un cane, un gatto o un altro animale domestico che ha subito un trattamento piuttosto spiacevole o soffre di stress post-traumatico, potreste essere in grado di riequilibrare il suo sistema utilizzando il CBD per animali domestici. Il CBD per animali domestici è disponibile online.
Il cannabidiolo, o CBD in breve, può essere utile per trattare una serie di condizioni, tra cui infiammazioni, problemi cutanei e perdita eccessiva di pelo.
Quando viene utilizzato in medicina veterinaria, il CBD viene spesso somministrato come integratore alimentare sotto forma di capsule; tuttavia, esiste un altro metodo di somministrazione più naturale, ovvero l’olio.
Si tratta di un prodotto completamente naturale, utilizzato anche dalle persone, composto da oli vegetali organici a cui è stato aggiunto CBD puro.
L’uso terapeutico più comune dell’olio di CBD per gli animali
È stato scoperto che la cannabis utilizzata per scopi medici è efficace anche nel trattamento di disturbi che potrebbero danneggiare gli animali. Di conseguenza, la somministrazione di cannabinoidi ad animali come cani e gatti sta crescendo ad un ritmo estremamente rapido. Gli innumerevoli benefici curativi della marijuana possono essere particolarmente utili nel trattamento di animali anziani o affetti da determinate patologie. In questo modo, gli animali possono provare sollievo dal dolore, riposare meglio, ottenere una maggiore mobilità e iniziare a riacquistare l’appetito che avevano un tempo.
Negli Stati Uniti sono numerosi i veterinari che utilizzano l’olio di CBD come trattamento sia per gli animali da compagnia che per quelli da allevamento. Per questo motivo, è stato possibile analizzare con successo i risultati ottenuti dalla somministrazione di cannabis terapeutica, il che ha contribuito ad arricchire il “background scientifico” di casi di studio particolarmente interessanti. Doug Kramer, un veterinario di Los Angeles, è stato il primo a somministrare olio di CBD a cani e gatti. Lo ha fatto perché era stufo di dover praticare l’eutanasia agli animali domestici che versavano in condizioni particolarmente gravi. Invece di “condannarli a morte”, ha deciso di migliorare le condizioni di questi animali e di fare il possibile per salvarli.
Oggi sono diversi i colleghi che hanno seguito le sue orme. Per esempio, in Nevada è stata creata una legislatura ad hoc che autorizza il proprietario dell’animale a somministrare liberamente principi attivi cannabinoidi come il CBD e il THC anche se potenzialmente psicoattivi, previa prescrizione di un veterinario. Questa legge è stata creata in seguito alla legislazione del Nevada che autorizzava il proprietario dell’animale domestico a somministrare liberamente principi attivi cannabinoidi come il CBD e il THC.
La dottoressa Elena Battaglia, veterinaria che esercita in provincia di Savona, a Spotorno, e che da qualche anno ha scelto di tenere conferenze in tutto il Paese per informare la comunità scientifica veterinaria dei risultati ottenuti con questa pratica terapeutica, è uno dei pochi veterinari che conosce la pianta e la prescrive. Tuttavia, l’uso terapeutico della cannabis a livello veterinario è una realtà in Italia, nonostante il fatto che i veterinari che conoscono la pianta e la prescrivono siano
Il primo esperimento è stato condotto sul suo cane anziano affetto da artrosi, con risultati tanto inaspettati quanto sorprendenti: l’animale, che in passato era stato trattato con antinfiammatori e cortisonici che avevano dato scarsi benefici, ha iniziato ad alzarsi in piedi, ha ripreso a camminare e ha visto ridursi notevolmente tutti i problemi all’apparato locomotore che tendevano ad annientarlo.
Secondo le competenze del dottor Battaglia, il CBD, noto anche come cannabidiolo, darebbe notevoli vantaggi su disturbi come l’osteoartrite e sugli stati di dolore cronico, svolgendo un notevole effetto antinfiammatorio anche negli animali. In questo caso, quindi, il CBD sarebbe utile. Tuttavia, poiché ogni animale richiede un dosaggio unico, determinato in base a una serie di caratteristiche diverse e a un tempo di reazione distinto, è impossibile stabilire in anticipo la tempistica legata alla terapia. Ciò che si sa per certo è che il trattamento a base di CBD è dimostrabilmente efficace, garantendo nella stragrande maggioranza dei casi la risoluzione del problema dopo 9-10 mesi dalla somministrazione iniziale del farmaco. Di conseguenza, si tratta di un enorme passo avanti anche per il campo della medicina veterinaria.
Perché dovremmo dare l’olio di CBD ai nostri animali da compagnia?
È un integratore alimentare prezioso perché è ricco di omega 3, omega 6 e vitamina E e previene lo stress ossidativo, ritardando i naturali processi di invecchiamento, anche per quanto riguarda gli animali. I benefici che inducono a somministrare l’olio di CBD anche ai nostri amici a quattro zampe sono molteplici. Tra questi benefici ci sono: Allo stesso tempo, svolge una notevole attività energizzante, fornendo all’organismo animale la capacità di costruire con successo le proprie difese immunologiche. Ciò si traduce in un notevole aumento del livello di energia dell’animale.
Inoltre, l’olio di CBD è uno degli agenti antinfiammatori più efficaci, il che lo rende un promettente coadiuvante nel trattamento di traumi, arrossamenti, irritazioni e lesioni locali. Questo beneficio va di pari passo con le note proprietà miorilassanti dell’olio e la sua capacità di stimolare positivamente le articolazioni.
Questo derivato della cannabis è adatto ad alleviare e rilassare il dolore cronico grazie alla sua attività antidolorifica. È sufficiente la somministrazione di poche gocce di olio di CBD per controllare la sensazione di dolore e al tempo stesso funzionare come rilassante muscolare.
Altrettanto importante è la sua azione contro l’ansia e l’insonnia: un beneficio significativo anche per gli animali, poiché consente di migliorare la qualità del sonno e di ridurre i sintomi legati agli stati d’ansia, ad esempio durante un viaggio o nel caso in cui il padrone si separi temporaneamente da loro.
Quali tipi di sostanze nutritive sono contenute nell’olio di CBD?
Questa sostanza, che è un olio vegetale a cui è stato aggiunto il CBD, contiene, oltre al CBD, una serie di altri nutrienti essenziali che, se si rispettano le quantità di dosaggio e le procedure di somministrazione raccomandate, possono essere utili per la salute del vostro animale domestico.
Vediamo ora quali sono:
acidi grassi ricchi di omega-3
La dieta del vostro animale domestico dovrebbe includere una quantità sufficiente di acidi grassi omega-3. Oltre ai loro effetti benefici sul funzionamento del cuore, contribuiscono ad aumentare la bellezza e la lucentezza del pelo.
Vitamina E
La vitamina E è un integratore alimentare essenziale che protegge gli ormoni e le cellule dagli effetti dannosi degli ossidanti. Ciò consente ai cani di mantenere la loro buona salute per un periodo di tempo più lungo.
Vitamina B
Poiché la vitamina B è spesso presente nei semi, l’olio di semi di canapa che contiene CBD dovrebbe includere anche questa vitamina. Sia la vitamina B1 che la vitamina B2, entrambe benefiche per la salute dei cani, possono essere presenti in questo alimento. In particolare, cani e gatti possono beneficiare della vitamina B2 per la crescita delle cellule, dei muscoli e delle mucose.
Gli effetti del CBD sugli animali domestici
È stato dimostrato che il CBD ha una serie di benefici sugli animali e non presenta alcun problema di sicurezza. Per lo meno, questi sono i risultati delle poche ricerche condotte sugli animali.
Vediamo quali possono essere:
1. Riposo e svago
Un cane o un gatto che soffre di stress post-traumatico o che ha un atteggiamento irrequieto a causa di un cambiamento nello scenario domestico (come l’introduzione di un nuovo membro o la perdita di un membro) sembra avere un comportamento più calmo e rilassato.
2. Aiuta la digestione del cibo
Il CBD ha un impatto diretto sul sistema endocannabinoide, che ha lo stesso effetto sulle persone e sugli animali, facilitando la digestione.
3. Sistema immunitario rafforzato
Il sistema immunitario dell’animale si rafforza e diventa più resistente alle infezioni causate da virus e batteri.
4. sollievo da dolori persistenti
Il CBD ha il potenziale per essere un analgesico estremamente utile nei casi in cui l’animale è sottoposto a trattamenti dolorosi.
5. Miglioramento del funzionamento del sistema nervoso dell’animale.
Il beneficio più significativo del CBD è la sua capacità di alleviare i sintomi dei disturbi dell’umore.
6. Allevia un’ampia gamma di problemi di salute
In generale, i farmaci veterinari che includono il CBD possono essere utili per affrontare una serie di problemi di salute dei nostri animali. Tra questi vi sono i seguenti:
- disagi o malattie di natura generale
- difficoltà derivanti dall’età avanzata degli animali
- problemi gastrointestinali e sensazione di malessere
- crisi epilettiche
può essere utile nel trattamento del dolore e delle malattie oncologiche.
È sicuro somministrare olio di CBD ad animali domestici come cani e gatti?
I proprietari di animali domestici si rivolgono sempre più spesso al cannabidiolo, l’elemento attivo della cannabis spesso indicato come CBD, nel tentativo di alleviare il disagio, l’ansia e l’infiammazione dei loro “amici a quattro zampe”, oltre a un’ampia gamma di altre condizioni che possono coinvolgere i loro animali. Anche se ci sono centinaia di testimonianze a favore dell’uso della terapia con olio di CBD anche per il trattamento degli animali domestici, rimane ancora un problema: esistono dati scientifici sostanziali a sostegno dell’utilità di questo componente attivo nel trattamento degli animali domestici anche in ambito veterinario?
PubMed è un database medico online che vanta più di 60 articoli e studi sull’argomento. Molti di questi articoli elencano gli effetti tossici del CBD stesso dovuti all’ingestione accidentale di cannabis da parte dei cani. Altri articoli, invece, palesano le controindicazioni date dalla somministrazione di cannabinoidi sintetici per uso sperimentale. Esiste, tuttavia, un numero uguale di studi che forniscono benefici e vantaggi tangibili. Questi studi iniziano con un miglioramento dei sintomi associati al dolore cronico e proseguono con una riduzione delle crisi epilettiche, in particolare nei cani.
I cani hanno un numero di recettori per i cannabinoidi molto più alto rispetto agli esseri umani, un fattore che contribuisce a renderli più vulnerabili alle conseguenze potenzialmente dannose del consumo di cannabis. Al momento, accademici e veterinari sono concordi nel ritenere che siano necessari ulteriori studi sulla somministrazione di derivati della cannabis agli animali, compresi quelli domestici.
Tuttavia, uno studio condotto sugli effetti del CBD somministrato a cani affetti da artrite e pubblicato nel luglio 2018 sulla rivista Frontiers in Veterinary Science ha rivelato risultati significativi. Agli animali dello studio sono stati somministrati due diversi trattamenti, uno dei quali consisteva in 2 milligrammi di CBD per chilogrammo e l’altro in olio di cannabis ogni 12 ore. Entrambi i trattamenti sono stati somministrati per un totale di quattro settimane consecutive, separate da un periodo di “washout” di due settimane.
I cani che hanno assunto regolarmente il CBD non solo non hanno avuto effetti negativi, ma hanno anche registrato una notevole diminuzione del loro livello di disagio e un aumento del loro livello di attività. Secondo i risultati dello studio, una dose di CBD di soli 2 milligrammi per chilogrammo somministrata due volte al giorno può essere benefica per i cani affetti da osteoartrite.
D’altra parte, il professor Carlton Gyles dell’Ontario Veterinary College sostiene che esistono differenze significative tra i recettori CB2 e il metabolismo dei cannabinoidi nell’uomo e nel cane e che, proprio a causa di queste differenze, è necessario che le future ricerche siano condotte in parallelo. Questo per poter comprendere appieno il potenziale “valore” della marijuana terapeutica nel trattamento di malattie che possono coinvolgere gli animali da compagnia.
In effetti, attualmente è disponibile una quantità relativamente limitata di prove sulla risposta relativa degli animali da compagnia, come cavalli, cani, gatti e conigli, ad esempio, alle terapie con cannabinoidi.
Pertanto, la risposta alla domanda se sia sicuro o meno somministrare olio di CBD agli animali domestici è, in generale, sì; tuttavia, è sempre una buona idea consultare il veterinario prima di farlo. In questo modo il professionista esperto potrà valutare la situazione e la patologia esistente e consigliare la terapia più efficace per trattarla.
Olio di CBD per cani
Quando l’olio di CBD viene somministrato ai cani, può essere molto utile nel trattamento dell’ansia da separazione, dell’artrite, delle crisi epilettiche, delle malattie della pelle e dell’inappetenza causata da problemi di stomaco o intestinali. È un antinfiammatorio e antidolorifico naturale e aiuta davvero a minimizzare il disagio che i cani provano quando sono afflitti da displasia dell’anca, neuropatia e altre malattie legate ai nervi, oltre che da infiammazioni croniche. È in grado di eliminare completamente lo Staphylococcus Aureus, poiché non solo favorisce il ripristino della normale motilità intestinale, ma possiede anche una significativa attività antibatterica.
L’olio di CBD aiuta a sopprimere la produzione di citochine infiammatorie, le stesse che possono contribuire ai sintomi di allergia, ipersensibilità e autoimmunità. L’olio di CBD è anche riconosciuto come un potente antiossidante.
Inoltre, migliora la capacità cardiovascolare e aiuta ad aumentare l’appetito riducendo la sensazione di malessere.
Nonostante sia sempre una buona idea parlare con il veterinario, quando si tratta di problemi relativamente lievi o relativamente gravi, una terapia a base di CBD può rivelarsi fondamentale per decidere della salute del cane. Mantenere una costante aderenza alle dosi consigliate è di estrema importanza.
Olio di CBD per i felini.
In passato, l’olio di cannabidiolo (CBD) è stato somministrato a gatti che soffrono soprattutto di disturbi alimentari, disturbi della pelle e del pelo, diabete, stati d’ansia e tumori maligni. Il CBD è un integratore naturale che può essere somministrato a cani e gatti. È raccomandato dai veterinari per la riduzione di un’ampia varietà di sintomi e problemi, nonché per la prevenzione delle loro recidive.
Se il gatto non sembra avere fame, è opportuno somministrare qualche goccia di olio di CBD.
Poiché il cannabidiolo, oltre a ridurre l’infiammazione, favorirebbe anche la produzione di insulina, questo farmaco sembra essere utile in presenza di diabete.
Proprio l’ambiente esterno potrebbe compromettere la salute della loro pelle e del loro pelo: strofinare l’olio di CBD sulla pelle può ridurre questo rischio, frenando l’infiammazione e permettendo di allontanare pulci e qualsiasi infestazione parassitaria. Molti gatti vivono all’aperto e proprio l’ambiente esterno potrebbe compromettere la salute della loro pelle e del loro pelo.
L’olio di CBD può rilassare e distendere la muscolatura, risultando un ottimo aiuto nel trattamento dei disturbi respiratori e digestivi, nonché dell’ansia e dello stress nell’animale domestico. L’olio di CBD è efficace anche nel trattamento dell’ansia e dello stress dell’animale domestico.
L’olio di CBD a beneficio di altri animali domestici
Oltre ad avere un marcato effetto rilassante, gli effetti antinfiammatori e antidolorifici dell’olio di CBD potrebbero renderlo un’opzione terapeutica efficace per qualsiasi specie animale, a cominciare dai cavalli. Questi effetti lavorano in tandem con la capacità dell’olio di CBD di preservare i muscoli e il sistema scheletrico, riducendo al contempo il dolore e l’infiammazione. Il cannabidiolo, allo stesso tempo, consente di ridurre gli stati ansiosi, calmando il comportamento del cavallo. Ciò è particolarmente utile per i cavalli che tendono ad essere agitati ed energici.
Inoltre, mentre l’iniezione di CBD o cannabidiolo migliora la salute generale di topi e altri piccoli animali come cavie peruviane e conigli nani, al momento non esistono prove credibili sugli effetti di questo componente attivo su rettili, insetti e altri organismi simili. Occorrerà molto tempo e sforzi (sotto forma di esperimenti e studi) prima di poter giungere a conclusioni sulla sua efficacia come trattamento.
Assicuratevi che il CBD che ricevete sia certificato.
È essenziale che il cannabidiolo, o CBD, provenga da fonti commerciali affidabili, come aziende affermate o rivenditori online affidabili e certificate che vendono Olio CBD correlato di certificato di analisi.
Il THC è un cannabinoide psicoattivo che, negli animali, provoca allucinazioni e ha il potenziale di infliggere danni catastrofici al cervello dell’animale. Per questo motivo, gli animali non sono in grado di tollerare il THC. Può provocare irritabilità e una sensazione di continua preoccupazione, che possono portare a un’aggressività non necessaria. Inoltre, il THC è in grado di causare diversi danni all’organismo dell’animale. Ad esempio, è possibile che i cani perdano la capacità di controllare le funzioni intestinali e vescicali, oltre a provare un forte disagio.
Inoltre, assicuratevi che l’olio di CBD che acquistate non contenga terpeni, che si trovano generalmente nelle varietà più leggere di cannabis. I terpeni sono molecole profumate che sono molto desiderate dai consumatori di cannabis proprio per la loro fragranza. Se il processo di estrazione non viene eseguito correttamente, i terpeni possono essere lasciati indietro.
Alcuni studi sostengono che i gatti non hanno gli enzimi necessari per metabolizzare i terpeni, anche se queste affermazioni non sono state convalidate.
Quali informazioni è necessario sapere sull’uso del CBD per gli animali?
A causa della maggiore sensibilità del sistema endocannabinoide riscontrata negli animali, gli effetti positivi del CBD possono avere una durata maggiore nel loro organismo. Per questo motivo, i dosaggi indicati per gli animali sono molto più ridotti rispetto a quelli per le persone; si consiglia vivamente di non assumere quantità eccessive.
Raccomandazioni sul dosaggio dell’olio di CBD per gli animali
Aggiungere l’olio di CBD al cibo di un cane o di un gatto, o in alternativa mettere qualche goccia di olio di CBD sulla lingua dell’animale, è il modo consigliato per somministrare il CBD; tuttavia, questa tecnica di somministrazione può essere piuttosto impegnativa.
Naturalmente, il dosaggio deve essere regolato in base alle stesse considerazioni fatte per gli esseri umani:
- Peso
- dimensioni dell’animale
- classificazione dell’animale (cani e gatti non assumono le stesse dosi).
Se il CBD deve essere utilizzato come integratore alimentare o a scopo preventivo, si consiglia di assumere una goccia di CBD al 3% non più di due volte al giorno. Questa è la quantità massima da utilizzare.
Si dovrebbe iniziare con tre gocce e fornirle circa due volte al giorno se gli animali sono davvero enormi.
È sufficiente una settimana di trattamento per iniziare a vedere i risultati favorevoli, il che è davvero conveniente.
Nel caso in cui si stia pensando di utilizzare il CBD per il trattamento del dolore o per altre difficoltà più gravi, è necessario rivolgersi al proprio veterinario; il medico indicherà il dosaggio appropriato. La dose appropriata, tenendo conto dei segni e dei sintomi della malattia e delle specificità dell’animale, è la seguente: “Il CBD è un prodotto di qualità”.
Quali sono i pericoli di un’assunzione eccessiva?
Anche quando si tratta di animali, è sempre meglio non sottovalutare i possibili effetti collaterali causati da un consumo eccessivo di olio di CBD: anche se l’animale non è in pericolo di vita, un sovradosaggio può provocare una vera e propria intossicazione o addirittura perdita di appetito o difficoltà motorie. Anche se l’animale non è in pericolo di vita, è sempre meglio non sottovalutare i possibili effetti collaterali causati dal consumo eccessivo di olio di CBD. Poiché queste manifestazioni hanno la tendenza a protrarsi da qualche ora a qualche giorno, in genere si raccomanda di utilizzare concentrazioni di CBD inferiori al 5%, ad eccezione delle terapie associate a disturbi complicati. La raccomandazione del veterinario è ancora una volta fondamentale per mantenere la salute dell’animale.
La somministrazione di CBD agli animali si rivela effettivamente benefica?
Al momento non esistono risultati definitivi sulla reale efficacia del CBD sugli animali domestici. Ciò è dovuto al fatto che il numero di ricerche condotte in modo esaustivo è troppo esiguo. D’altra parte, sono stati riportati risultati benefici e ciò indicherebbe che il CBD non ha al momento alcun effetto negativo.
La ricerca sugli animali e gli studi casuali sono entrambi piuttosto attivi nel campo della farmacocinetica. La concentrazione di CBD misurata in grammi per chilogrammo di peso corporeo è lo standard per le ricerche condotte in questo settore. Finora non ci sono stati risultati sfavorevoli, ma le risposte positive sono state troppo poche per poter essere definite un successo al cento per cento.
Il cannabidiolo ha già dimostrato di avere diversi benefici per le persone, ma sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire questi benefici. In generale, i test sugli animali hanno dato risultati favorevoli.