Faine: le loro caratteristiche principali
Faina: come si comporta il predatore più astuto
Le faine sono animali che appartengono alla categoria dei mustelidi di taglia media, con abitudini notturne.
Tutti conoscono l’espressione popolare “sei una faina“, ad indicare furbizia e scaltrezza, due caratteristiche tipiche di questo animale.
Conosciamolo più da vicino.
Che cosa fa la faina?
La faina è un piccolo mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei mustelidi. La sua dieta varia a seconda dell’habitat in cui vive, ma generalmente si nutre di piccoli animali come roditori, uccelli, insetti e occasionalmente anche frutta e bacche.
Notturna e si muove principalmente durante le ore buie. È un animale abile arrampicatore e può scalare alberi e pareti rocciose con facilità. È anche un ottimo nuotatore.
Le faine sono solitarie e territoriali, con i maschi che difendono un’area più ampia rispetto alle femmine. Possono emettere suoni simili a grida o latrati per comunicare con altri membri della loro specie.
Durante la stagione degli amori, che va da febbraio ad aprile, avvengono gli accoppiamenti e le femmine danno alla luce le loro cucciolate in tane o rifugi nascosti. Solitamente nascono da due a quattro piccoli.
In generale, svolge un ruolo importante nell’ecosistema come predatore di piccoli animali, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio naturale.
Faine: caratteristiche fisiche principali
La faina è un animale di media grandezza: la lunghezza varia da 40 a 60 centimetri, compresi i circa 20 della coda, folta, morbida e compatta.
Il peso si aggira sui due chili.
Il corpo dell’animale è piuttosto snello ed affusolato, ricoperto da un fitto mantello di pelo lucido di colore marrone chiaro, tendente al nocciola, non uniforme.
Il muso è più chiaro, ad esempio, rispetto alle zampe.
Alcune sfumature biancastre vanno dal collo alla pancia.
Le orecchie, piuttosto rotondeggianti, sono dotate di un orlo bianco.
Cosa mangia la faina
La faina è un animale onnivoro, anche se prevalentemente carnivoro.
Fra le sue prede preferite ci sono le galline, i piccoli uccelli e i topi; si nutre inoltre di bacche, uova, miele e frutta.
La conformazione della bocca è molto particolare poiché, oltre ai denti decisamente robusti, la mascella e la mandibola si possono aprire ad angolo retto, una peculiarità che le consente di mordere prede anche piuttosto grandi.
I molari tubercolati che ha nelle mascelle, permettono alla faina di attaccare facilmente le prede al collo, la parte più comoda da colpire.
Dove vive la faina
La faina predilige le zone rocciose e non ama invece i grandi spazi aperti.
Si trova facilmente nei fienili, nelle case disabitate e nei solai.
E’ solita nascondersi tra le cavità degli alberi e a volte la si può incontrare di notte ai bordi delle strade.
Esistono varie specie di faina, ma in Italia è diffusa principalmente la Faina Gugliottica.
La zona italiana in cui questo animale è più diffuso è la Sicilia meridionale.
Le uniche Nazioni europee in cui non abita la faina sono l’Irlanda, la Gran Bretagna, la Scandinavia e le Isole Baleari.
Qualche curiosità sulla faina
La caratteristica principale e più conosciuta della faina è quella di essere una grande predatrice.
Quando questo animale punta la preda, è quasi impossibile che essa riesca a sfuggirle.
Nei centri abitati, di notte, non è difficile imbattersi in qualche faina che mangia piccioni o topolini ai bordi delle strade, sui cornicioni e sui tetti delle abitazioni.
Per tale motivo, specie nelle regioni in cui essa è più diffusa, è bene non lasciare fuori di notte i propri piccoli animali domestici (uccellini, tartarughe d’acqua, criceti ecc.).
Fra l’altro la faina è una cacciatrice instancabile e veloce: per rincorrere le sue prede infatti, riesce ad allontanarsi per più di 10 Km dalla sua tana.
Le faine si riproducono d’estate, periodo nel quale perdono la loro territorialità e non è poi così raro incontrarle anche di giorno.
Di notte invece, riecheggiano i loro richiami d’amore.
In natura le faine vivono decisamente poco, 5-10 anni in media, mentre in cattività, anche se può sembrare strano, possono arrivare a 20 anni senza avere particolari problemi.