Come creare un tavolo in legno fai da te
Un tavolo sostanzialmente non è altro che l’unione di un tavolato di base e una struttura che faccia da supporto alle quattro gambe sottostanti. A differenza di altri mobili che se realizzati autonomamente potrebbero richiedere una manualità più alta, un tavolo può essere invece realizzato in fai da te abbastanza semplicemente. Sicuramente i corretti utensili, come ad esempio delle buone frese per il legno (segui i consigli di Fraiser Tools), faranno la differenza. Vediamo quindi insieme come creare un tavolo in legno fai da te.
Preparare l’occorrente
Parola d’ordine? Ordine! Il gioco di parole è per spiegare che qualsiasi tipologia di lavoro fai da te, soprattutto quando si utilizzano degli utensili o degli elettroutensili, deve essere eseguita nel massimo ordine. In prima battuta si dovrà mettere su carta uno schizzo, meglio ancora se un progetto, con le misure del lavoro che si intende effettuare e l’elenco dei materiali da acquistare, così da avere una traccia da seguire e non uscire fuori dalle righe durante la lavorazione.
Una volta che si saranno identificate tutte le componenti di cui si ha bisogno, ci si potrà recare nella falegnameria o nel negozio fai da te di fiducia per acquistare tutto l’occorrente. Infine il piano di lavoro andrà opportunamente preparato con tutto il materiale acquistato ben ordinato.
Tavolo fai da te: occorrente
Per realizzare un tavolo fai da te, ci si dovrà preoccupare quattro gambe già tagliate dell’altezza desiderata, una tavola che farà da base ed ulteriori 4 pezzi di 4×8 cm che serviranno per costruire la parte superiore delle rotaie. Insieme a questi pezzi, si dovranno procurare delle viti a testa piatta, cacciaviti con dimensioni idonee alle viti acquistate e dei bulloni.
Per rifinire il legno, si dovrà utilizzare un prodotto anti tarli, carta vetrata, mastice, vernice fissante trasparente ed infine uno smalto apposito, del colore desiderato per il tavolo da realizzare. Consigliabili inoltre dei guanti di protezione per le mani ed un telo protettivo di ampie dimensioni da mettere a terra per evitare che i residui di lavorazione e lo sporco finiscano per terra.
Tavolo fai da te: come realizzarlo?
Una volta che si saranno decise le dimensioni della base di appoggio, opportunamente segnate sul progetto, si procederà a tagliare tutte le sezioni e riporle in un luogo a parte, sempre per mantenere il massimo ordine. Si procederà girando al contrario la base di appoggio, fissando gli angolari e successivamente i listoni che compongono la struttura sottostante la base di appoggio, dove successivamente andranno fissate le 4 gambe pretagliate.
Quasi inutile precisare come questa sia una fase delicatissima, da realizzarsi con la massima precisione, pena il buon esito del tavolo stesso che potrebbe risultare instabile e traballante. Una volta che si sarà creata la struttura sottostante, si passerà al fissaggio dei binari, che servono per dare robustezza e stabilità a tutta la struttura. In caso di basi di appoggio particolarmente robuste e pesanti, potrebbe rendersi opportuno fissare delle doppie viti per aumentare la sicurezza generale.
Infine, una volta montata la struttura, si passerà al fissaggio delle gambe, che essendo pretagliate, dovrebbero corrispondere agli incastri della struttura stessa. Anche in questo caso, se si vuole aumentare la sicurezza del tavolo, si può inserire delle doppie viti.
Tavolo fai da te: come renderlo più bello
Ovviamente quella descritta è solamente la struttura base di un tavolo. Chiaramente anche in base a quanta manualità si ha, si potrà abbellirlo ulteriormente. Come? Il primo modo potrebbe consistere nel montare delle assi trasversali tra le gambe del tavolo. Così facendo si migliorerà la linea del tavolo, ma si darà anche la possibilità alle persone che vi si siedono di appoggiare i piedi.
In seconda battuta si potrebbe pensare di realizzare degli intarsi sia sulla base di appoggio che sulle gambe stesse. Chiaramente in questo caso molto farà la fantasia della persona, nonché la sua precisione. Tali intarsi o “disegni” possono ad esempio essere realizzati con delle specifiche frese per legno.
Quando ci si appresta ad utilizzare una di queste frese, è opportuno prima conoscere l’attrezzo, i suoi utensili, le velocità di rotazione ed altri parametri che possono essere riassunti con il prendere confidenza con tale elettroutensile.
In seconda battuta, a meno di non essere dei professionisti, si dovrà evitare l’improvvisazione, e disegnare prima a mano ciò che si vorrà poi intagliare. Quando poi si comincerà ad effettuare le vere e proprie lavorazioni, si renderà opportuno procedere per gradi con la velocità di rotazione, onde evitare di rovinare sia il legno che la punta stesso, l’utensile della fresa.
Le scanalature possibili sono molteplici, così come i disegni realizzabili. Potranno difatti essere piatte, arrotondate oppure a V. Il legno potrà essere ad esempio smussato, oppure si potrà praticare una bisellatura, quindi una scanalatura puramente decorativa. Come anticipato, l’unico limite rimane solamente quello della fantasia e dell’abilità manuale di chi effettua il lavoro.
L’ultimo passo che andrà fatto è quello della verniciatura. che andrà effettuata sempre seguendo quelle che sono le venature nel legno e prestando attenzione a non farlo mai nel senso inverso, con conseguente fase di impregnatura. Si dovrà utilizzare quindi un prodotto fissatore apposito per il legno. Anche in questo caso, l’attenzione a seguire le venature del legno dovrà essere massima.
In conclusione
Per concludere questa guida sulla realizzazione di un tavolo in fai da te, è bene ricordare alcuni accorgimenti che si dovranno adottare in merito alla sicurezza. Qualsiasi attrezzo utilizzato difatti, sia esso elettrico o manuale, è potenzialmente molto pericoloso per coloro che non hanno dimestichezza nell’usarli.
Il consiglio ovviamente è, oltre ad un ovvio “andarci piano”, quindi prendere confidenza senza fretta con tali attrezzi, quello di munirsi di appositi strumenti di protezione, come ad esempio dei buoni guanti antitaglio, occhiali di protezione e una maschera antipolvere.
Spesso sottovalutata, anche la maschera è in realta fondamentale, perché respirare le polveri della carteggiatura, sia quelle direttamente provenienti dal legno, che quelle dalla verniciatura, non è mai consigliabile.