Brand e immagine aziendale: aspetti e criticità utili da conoscere
Fare pubblicità è un’attività a cui nessun’azienda, grande o piccola che sia, può tirarsi indietro. Serve ad acquisire nuovi clienti e a rinnovare la fiducia di quelli già acquisiti, ma anche a prendersi cura dell’immagine del brand, cioè del modo in cui un’azienda viene “percepita” dalle persone.
L’immagine di un’azienda, quindi, contribuisce alla formulazione di un’opinione di gradimento e, ovviamente, anche ad attirare l’attenzione. Per prendersene cura esistono vari modi: ideazione di un logo, formulazione di un “tono di voce” aziendale e, ovviamente, anche la cura dei negozi fisici o delle sedi aperte al pubblico.
A tal proposito, oggi, ci occuperemo di come progettare store, spazi commerciali o eventi che trasmettano ai presenti esperienze immersive e indimenticabili. Tra le soluzioni più interessanti passeremo in rassegna anche schermi e display; perfetti per curare l’immagine di un brand con un approccio sofisticato e a basso impatto, con uno occhio di riguardo ai costi; i display pubblicitari prezzi, infatti, considerando le loro prestazioni, risultano particolarmente competitivi.
Perché bisogna curare l’aspetto di un brand?
L’esempio più efficace per comprendere l’importanza di studiare l’impatto visivo di un brand è quello delle fiere di settore, ambienti che tutti conosciamo e che abbiamo frequentato almeno una volta.
In una fiera ci sono due tipi di attori: le aziende agli stand e i potenziali compratori che scelgono a quale avvicinarsi. Il livello di competizione è molto elevato e, quindi, per farsi notare, occorrerà mettere in mostra, nel migliore dei modi possibili, cosa vi rende unici.
È in situazioni come questa che uno schermo led ben posizionato può fare la differenza, soprattutto quando veicola buoni contenuti. Questa strategia è utilizzata in tantissime altre occasioni, come i centri commerciali, dove sempre più vetrine e store decidono di passare a un concept più aggiornato e recente.
Perché proprio gli schermi led?
Lo schermo LED piace e convince perché ha un impatto finanziario basso, dal momento che richiede poca manutenzione e produce consumi energetici contenuti. È un bene durevole, che si può acquistare o noleggiare e che, dopo una rapida implementazione, illumina, intrattiene, diverte e informa clienti o passanti. Inoltre permette di intrattenere qualsiasi tipo di utente, dal paziente in sala d’attesa al cliente desideroso di acquistare nuovi prodotti. Attira, informa, orienta e intrattiene: è l’alleato giusto.
I prezzi, quindi, sono più che accessibili ma bisogna inquadrarli nel modo giusto all’interno della strategia di marketing che decidete di intraprendere. Davanti a ogni nuovo investimento, infatti, bisogna sempre tener conto di due fattori: il costo e il ritorno. Questo significa che bisogna sempre considerare l’impatto di un investimento facendo previsioni circa il suo potenziale ritorno, ipotizzando quali miglioramenti miriamo di ottenere e a quale costo.
Il LED, a tal proposito è il perfetto esempio di pubblicità efficiente, cioè pensata per ottenere una resa massima e duratura con un impatto ridotto sul bilancio.
L’immagine del brand va affidata a chi se ne intende
Quello dei display, ovviamente, è solo uno dei tanti percorsi percorribili da un’azienda desiderosa di dare una svolta o una rinfrescata al proprio brand e alla propria immagine. Nel marketing, tra l’altro, non bisogna mai affidarsi ad un’unica soluzione ma integrare tra loro più attività, tutte mirate al medesimo obiettivo.
Nel caso della cura dell’immagine di un’azienda, per esempio, sarà necessario investire risorse per formare i collaboratori deputati all’accoglienza e al servizio clienti, ascoltare pareri e recensioni, controllare che tutte le sedi rispettino precisi standard di qualità e molto altro ancora.
Nonostante gli sforzi che richiede, la cura della percezione del brand agli occhi dei consumatori è un’attività essenziale per ogni azienda, a prescindere dalle dimensioni. Ecco perché non va affidata al caso, bensì ai partner giusti.