Cosa sono le joint venture?
Di recente, una delle strategie manageriali che si sta sempre più diffondendo è la stipulazione di un particolare tipo di contratto, ovvero con le joint venture, che consiste brevemente in una vera e propria partnership tra diverse imprese.
Però al fine di riuscire ad adottare un ‘piano dal vantaggio condiviso’ di questo calibro dalle imprese interessate, un ruolo di valutazione fondamentale spetterà ai managers, che si occuperanno di ottimizzare il tutto, traendo il massimo vantaggio per entrambe le aziende.
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Le joint venture sono delle alleanze strategiche che forniscono una modalità più rapida e meno costosa per le imprese, al fine di essere nelle condizioni di competere sia localmente che a livello globale, rispetto all’agire in proprio.
Questo tipo di alleanza fa sì che le imprese che hanno contratto possano usufruire reciprocamente di tutte le risorse impiegate per la realizzazione di quel determinato tipo di piano. Da questo accordo ne deriva non solo la divisione dell’utile, ma anche di tutti i rischi che comporta avere un’azienda e quindi il dover far fronte a possibili perdite. In questo modo ci sarà uno sforzo comune per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, in modo da unire le forze e raddoppiare le idee.
Infatti, l’associazione di diverse idee che non trovavano riscontro prese singolarmente, può portare alla creazione di una soluzione finale, che può aiutare entrambe le aziende ad ottenere miglioramenti di diverso genere.
Ogni impresa che fa parte dell’alleanza avrà diritto a detenere una percentuale di controllo nelle varie scelte che si andranno ad adottare.
Le joint venture al livello economico
Questa partnership a livello economico fra imprese può rientrare in due diverse tipologie di joint venture:
- Quelle equity, che hanno principalmente lo scopo di investire in imprese estere;
- Quelle non equity, in cui le alleanze non hanno la finalità di investire i propri capitali, ma sono spinti da un progetto comune volto alla continuità e all’integrazione.
Differenza fra joint venture corporation e quella contractual
La differenza sostanziale fra le due tipologie di joint venture (corporation e contractual) consiste nella decisione fra due o più imprese di formare o meno una società di capitale.
Qualora si decida di formare una società con personalità giuridica, che di conseguenza gode di una perfetta autonomia patrimoniale, priva di limitazioni nel proseguimento dell’oggetto, e dotata di un’apposita organizzazione con i co-ventures, allora sarà il caso di un contratto di corporation.
In caso totalmente opposto, ovvero senza una società dotata di personalità giuridica, senza una perfetta autonomia patrimoniale, con limitazioni nel proseguimento dell’oggetto, e senza un’apposita organizzazione con i co-ventures, si andrà a stipulare un contractual.
Questo dipenderà unicamente dalle aziende interessate a stipulare una joint venture. Ovviamente se lo scopo di due o più imprese sarà solamente quello di riuscire a realizzare un unico progetto dalla durata limitata, mettendo a disposizioni le risorse utili per conseguirlo, allora sarà sufficiente stipulare un joint venture contractual. In caso contrario, per un rapporto più solido e duraturo, allora sarà necessario stipulare una joint venture corporation e di conseguenza adottare anche tutta la disciplina in vigore nella nazione scelta.
La strategia delle partnership come ancora di salvezza
Introdurre questo tipo di alleanza fra imprese, sia nazionale che estera, nella propria pianificazione strategica aziendale potrebbe essere davvero una buona soluzione, sia che si tratti di una partnership dalla durata limitata nella realizzazione di un unico progetto comune, sia che si tratti di un rapporto di tipo più duraturo.
In ogni caso risulta essere una delle strategie più adottate dalle imprese, non solo quelle che hanno lo scopo di ‘espandersi’ a livello globale, ma anche le aziende che stanno attraversando una fase di ‘ripresa’.
In questo modo, infatti, entrambe le tipologie di aziende possono trarre enormi vantaggi, che siano di tipo espansionistico, o che siano per la propria salvezza.
Ad oggi sono molte le imprese che adottano questo tipo di tattica aziendale, si pensa ad esempio alla General Mills con la Nestlé, Minolta e Polaroid, ma anche a delle famose compagnie aeree come l’America Airlines con la British Airways.
Un altro tipo di rapporto tra due imprese
Oltre alle joint venture come accordo tra aziende, un altro tipo di rapporto con finalità totalmente diversa, da non confondere assolutamente, è il franchising. Infatti, con il contratto di franchising, un’impresa chiede ad un’altra il diritto di utilizzare il nome della marca, tutti i prodotti e/o la tecnologia di quella determinata azienda, e tutta l’attrezzatura a disposizione, magari a prezzi di favore.
Per fare esempi di aziende che lavorano in franchising, si può pensare ad esempio al McDonald’s, grande catena di fast food conosciuta da chiunque e in tutto il mondo, oppure Starbucks, un’altra famosissima azienda con numerose sedi in ogni parte del mondo. Ovviamente anche l’impresa ‘madre’ che presta il proprio nome e le proprie risorse otterrà una serie di vantaggi da questo contratto, come una percentuale dei ricavi, oppure la ‘semplice’ pubblicità, che però sta alla base della diffusione di ogni tipo di azienda. Il tutto, senza alcun costo, ma fornendo semplicemente il proprio nome, il proprio stemma, le proprie attrezzature e tutto il necessario, al proprietario del nuovo negozio in franchising.
Conclusioni
La decisione di un’azienda di adottare una strategia di partnership potrebbe portare davvero a dei vantaggi non indifferenti, il tutto, non solo ad una delle due aziende ma ad entrambe. Per tale motivo è così diffuso e conveniente.
Sia che si voglia contrarre un’alleanza dalla durata limitata con un’altra impresa, sia che si voglia creare una partnership per espandersi all’estero, le joint venture risultano essere i miglior contratti da poter stipulare con altre aziende.
Ovviamente però bisognerà affidarsi a manager di una certa esperienza, che studiano accuratamente il caso.
In particolare, prima di fare accordi con qualche altra azienda, bisognerà ben capire come agisce il futuro ‘partner’, e avere il quadro completo dell’altra azienda, anche nei riguardi dei ‘proprietari’ dell’azienda partner, in quanto non saranno condivisi solo i vantaggi, ma anche le possibili perdite.
Per tale motivo, prima di mettersi in accordo con aziende troppo a rischio o con progetti troppo ambiziosi, e perdere tutto per un’alleanza sbagliata, è bene sapere ogni dettaglio dell’ipotetico futuro partner, proprio come se si stesse gestendo l’altra azienda, in modo da evitare ogni rischio.