Detrazione farmaci online: ADE fa chiarezza
L’Agenzia delle Entrate fornisce ulteriori dettagli sulla detrazione dei farmaci acquistati online: vediamo quando possono essere inclusi nel 730 e quali farmacie online sono autorizzate.
Sì, i farmaci acquistati online possono essere detraibili e inseriti nel 730 durante la compilazione della dichiarazione dei redditi. Questo è stato confermato dal Fisco, che ha però sottolineato che in Italia è permessa la vendita online solo di medicinali che non necessitano di prescrizione medica.
In risposta a un quesito specifico di un contribuente, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i farmaci e medicinali che richiedono una prescrizione del medico curante o dello specialista non possono essere venduti online. Di conseguenza, solo le farmacie autorizzate, che rispettano questo vincolo, possono vendere farmaci da banco detraibili nel 730.
Va ricordato anche che i parafarmaceutici non possono essere detratti nella dichiarazione dei redditi, in quanto non sono considerati medicinali. La classificazione di ciascun prodotto è comunque indicata nello scontrino o nella fattura, anche per gli acquisti online: deve specificare “farmaco” o “medicinale” per essere detraibile.
Un’altra restrizione riguarda l’obbligo di acquistare questi tipi di prodotti solo da farmacie o esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, come previsto dalla legge vigente.
Per verificare che una farmacia o un negozio sia effettivamente autorizzato alla vendita online, è possibile consultare il servizio offerto dal sito del Ministero della Salute che riporta l’elenco dei “Soggetti autorizzati al commercio online di medicinali“, in base a quanto stabilito dal DM 6 luglio 2015 che ha implementato la direttiva dell’Unione Europea 2011/62/UE.
Quali sono le spese sanitarie detraibili?
Tra le varie agevolazioni offerte dalla normativa fiscale italiana, le detrazioni per spese sanitarie sono tra le più popolari. Generalmente, si concede una detrazione IRPEF del 19% sulla spesa sostenuta che eccede 129,11 euro. Tuttavia, in certi casi, è possibile applicare una deduzione sul reddito complessivo invece della detrazione sull’imposta lorda.
Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate fornisce una circolare con istruzioni e chiarimenti per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi, illustrando in dettaglio le spese e gli oneri che danno diritto a detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta.
Le spese sanitarie per cui è possibile ottenere la detrazione IRPEF del 19% comprendono:
- Servizi erogati da un medico generico, inclusi quelli per visite e trattamenti di medicina omeopatica
- Acquisto di farmaci, sia da banco che su prescrizione medica, inclusi quelli omeopatici
- Prestazioni specialistiche
- Analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie
- Prestazioni chirurgiche
- Ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici
- Trapianto di organi
- Cure termali (esclusi i costi di viaggio e soggiorno)
- Acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie, incluse le protesi sanitarie.
Inoltre, sono detraibili con la stessa percentuale del 19%, le spese di assistenza specifica, quali:
- Assistenza infermieristica e riabilitativa, ad esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc.
- Prestazioni offerte da personale qualificato come assistente di base o operatore tecnico assistenziale dedicato esclusivamente all’assistenza diretta della persona
- Prestazioni offerte da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo
- Prestazioni offerte da personale con la qualifica di educatore professionale
- Prestazioni offerte da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.
Tutte queste spese possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi per l’importo che supera i 129,11 euro. Se tali spese sono state sostenute nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, la detrazione è applicabile per l’importo del ticket pagato.
ATTENZIONE: Nel caso in cui risulti complicato categorizzare una spesa all’interno delle categorie elencate nell’articolo 15, comma 1, lettera c), del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), è necessario fare riferimento ai provvedimenti emessi dal Ministero della Salute. Questi contengono l’elenco delle specialità farmaceutiche, delle protesi e delle prestazioni specialistiche.
In effetti, le spese per l’acquisto di farmaci che possono essere detratte comprendono:
- Specialità medicinali
- Farmaci tradizionali
- Medicinali omeopatici.
È dunque possibile beneficiare della detrazione anche per l’acquisto di farmaci non soggetti a obbligo di prescrizione medica, acquistati online da farmacie o negozi autorizzati a vendere a distanza. L’elenco delle farmacie e dei negozi autorizzati alla vendita online è disponibile sul sito del Ministero della Salute (www.salute.gov.it).
Tuttavia, le spese per l’acquisto di “parafarmaci” (come integratori alimentari, prodotti fitoterapici, colliri e unguenti), anche se acquistati in farmacia o prescritti a scopo terapeutico dal medico, non sono detraibili (o deducibili) dal reddito.