Quanto costa un sito web professionale? Scopri tutto ciò che devi sapere nella guida completa di Ingigni
Nel panorama digitale odierno avere un sito web è fondamentale per qualsiasi organizzazione e attività commerciale. Internet è la fonte principale a cui le persone si rivolgono per chiedere informazioni, prodotti e servizi.
Secondo il report annuale “DIGITAL 2023” (https://wearesocial.com/it/blog/2023/02/digital-2023-i-dati-italiani/) di “we are social”, Il 72% dei cittadini italiani naviga in rete alla ricerca di informazioni in genere; 2 persone su 5 usano i motori di ricerca per scoprire nuovi brand di prodotti o servizi; passiamo 6 ore al giorno connessi alla rete preferendo, soprattutto i giovani, lo smartphone alle piattaforme desktop.
Riceviamo ogni giorno molte informazioni, ad alcune delle quali dedichiamo un tempo sempre più breve di attenzione. La conseguenza è che, accorciandosi il tempo di attenzione, aumenta la necessità di trovare velocemente la risposta al problema che si ha in quel momento: si va verso una comunicazione agile, semplice, veloce per quanto possibile. Un sito web dovrà rispondere a queste caratteristiche di base.
Certo, come tutte le cose, un sito ha un costo di progettazione, revisione, manutenzione.
Se stai pensando di creare un sito web per la tua attività, sicuramente la prima domanda che ti fai è “quanto mi costerà?”. In mezzo alle proposte di quasi 30.000 agenzie disseminate sul territorio nazionale che si occupano di comunicazione digitale, è facile sentirsi confusi fra informazioni spesso magmatiche.
Ingigni, marchio specializzato nel digital marketing, ha creato una guida che analizza gli aspetti da valutare prima di sviluppare un sito e ti dà indicazioni su quanto costa un sito web (https://www.ingigni.com/blog/
Che tipo di sito web vuoi creare?
La prima cosa da considerare quando si parla di costi per la creazione di un sito web è il tipo di sito che si vuole realizzare. Prima delle etichette, però, vengono gli obiettivi. Per aiutarti ti suggeriamo qualche domanda che dovresti porti:
- quali sono gli obiettivi del mio sito?
- a chi mi rivolgo?
- i competitor che genere di materiale propongono per i potenziali clienti (foto, audio, video, solo testi, etc.…)?
- il prodotto o servizio che offro, risolve un problema unico o ricorrente?
- voglio avere il totale controllo della piattaforma o desidero delegare gestione e modifica dei contenuti?
Già da queste prime risposte potresti iniziare a fare una scrematura fra sito vetrina, blog o e-commerce, ad esempio. Più le funzionalità ed i contenuti aumentano, più i costi lievitano in proporzione.
Esistono diversi tipi di siti web:
- siti web di e-commerce: consentono alle aziende di vendere prodotti o servizi online. Offrono funzionalità di shopping, pagamenti sicuri e prodotti da esplorare ed acquistare,
- blog: I blog sono siti web personali o aziendali che presentano articoli, opinioni, guide o contenuti informativi su un argomento specifico. Sono spesso aggiornati regolarmente con nuovi contenuti,
- siti web di forum e community: offrono un luogo virtuale per gli utenti in cui discutere, condividere idee, porre domande e interagire con altre persone che hanno interessi simili,
- siti web vetrina: sono utilizzati da organizzazioni o istituzioni per presentare informazioni generali su sé stessi, come la propria storia, la mission, i valori, i servizi offerti e i contatti. A differenza di un e-commerce, non si occupano di vendita diretta ma fungono da ponte per promuoversi ed incoraggiare l’utente a mettersi in contatto con l’azienda.
I costi per un sito possono andare da poche centinaia di euro a diverse migliaia o più: un e-commerce personalizzato, ad esempio, può arrivare a richiedere un investimento di 20.000 euro o anche più.
Aspetti come:
- Il numero di pagine,
- la personalizzazione dei contenuti visivi,
- la grafica responsive,
- lo sviluppo di testi ed immagini,
- la manutenzione del sito web,
- il backup,
- l’implementazione di funzionalità personalizzate…
…e tutto ciò che spinge a far emergere un sito web nei motori di ricerca, come la SEO, sono tutti fattori che concorrono nel cambiare sensibilmente il costo finale. Per questa ragione è importante avere un panorama chiaro degli obiettivi e dei requisiti necessari affinché il business online possa avere successo.
Come risparmiare sui costi di un sito?
L’aspetto più importante è la consapevolezza prima di partire. Ci sono costi fissi e costi variabili, e per questo bisogna bilanciare le energie che si è pronti ad investire nel tempo e quelle che invece possono essere richieste in outsourcing. Con le giuste informazioni e strategie, puoi risparmiare sui costi senza sacrificare la qualità del lavoro.
In questo senso sono utili alcuni consigli riportati nell’articolo tra i quali:
- servirsi del materiale di cui si è già in possesso come nome a dominio, logo, foto, testi, video, etc…
- limitare le funzionalità in fase iniziale a quelle essenziali,
- limitare il numero di revisioni,
- tempi di risposta rispetto agli input del professionista.
Conclusioni
È sorprendente scoprire che milioni di siti web sono online senza ricevere traffico organico dai motori di ricerca come Google, Bing o Yahoo. Questo fenomeno può dipendere da diversi fattori, tra cui la mancanza di una strategia di marketing digitale efficace, un’ottimizzazione insufficiente del sito web o la mancanza di contenuti rilevanti e di qualità.
Esserci è diverso da farsi trovare. Nel web si stima la presenza di circa 2 miliardi di siti. Di questi, circa il 90% non riceve traffico da Google (https://ahrefs.com/blog/search-traffic-study/).
A difesa di una buona comunicazione e del tempo, che è una risorsa preziosa per ognuno, è bene conoscere i meccanismi che si muovono dietro la creazione di un sito web. Essere consapevoli è fondamentale: in questa direzione guarda la guida di Ingigni.